Autoliquidazione 2023/2024: istruzioni operative dall’INAIL

L’INAIL rende note le istruzioni operative relative all’autoliquidazione 2023/2024, riepilogando le scadenze e le modalità di adempimento per i datori di lavoro e ricordando anche quali sono le riduzioni contributive attualmente previste (INAIL, nota 27 dicembre 2023, n. 13439).

Arrivano dall’INAIL le indicazioni per l’autoliquidazione relativa all’anno 2023/2024.

 

Termini e modalità di presentazione delle dichiarazioni

 

Innanzitutto si ricorda che il termine per la presentazione delle dichiarazioni delle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno 2023 è fissato al 29 febbraio 2024, mentre resta fermo al 16 febbraio 2024 quello per il versamento del premio di autoliquidazione in unica soluzione o della prima rata in caso di pagamento rateale.

 

Infatti, il premio di autoliquidazione può essere pagato anche in 4 rate trimestrali, ognuna pari al 25% del premio annuale, con applicazione, sulle rate successive alla prima, degli interessi calcolati al tasso medio di interesse dei titoli di Stato per l’anno 2023 determinato dal MEF. Chi sceglie questa modalità di pagamento deve darne comunicazione direttamente con i servizi telematici previsti per la presentazione delle dichiarazioni delle retribuzioni.  

 

I datori di lavoro titolari di PAT (posizioni assicurative territoriali) devono presentare le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con i servizi telematici AL.P.I. online, che calcola anche il premio dovuto, e “Invio telematico Dichiarazione Salari”.

 

I datori di lavoro del settore marittimo titolari di PAN (posizioni assicurative navigazione) devono trasmettere le dichiarazioni delle retribuzioni esclusivamente con il servizio online “Invio retribuzioni e calcolo del premio”, servizio tramite il quale è possibile chiedere anche il certificato di assicurazione dell’equipaggio.

 

Nel caso in cui i datori di lavoro presumano di erogare nell’anno 2024 retribuzioni per un importo inferiore a quello corrisposto nel 2023 (ad esempio per riduzione o cessazione dell’attività prevista nel 2024), gli stessi devono inviare all’INAIL, entro il 16 febbraio 2024, la comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni presunte con il servizio “Riduzione Presunto”, indicando le minori retribuzioni che prevedono di corrispondere nel 2024.

 

Tale importo costituisce la base per il calcolo del premio anticipato dovuto per il 2024 in sostituzione dell’importo delle retribuzioni erogate nel 2023, fatti salvi i controlli che l’Istituto può disporre in merito all’effettiva sussistenza delle motivazioni addotte, al fine di evitare il pagamento di premi inferiori al dovuto.

 

Le date a partire dalle quali saranno disponibili sul sito istituzionale i servizi telematici correlati all’autoliquidazione 2023-2024 sono le seguenti:

 

– Riduzione di Presunto (PAT): 4 gennaio 2024;

– Riduzione di Presunto (PAN): 2 gennaio 2024;

– Invio telematico dichiarazione salari e VSAL (PAT): 11 gennaio 2024;

– AL.P.I. online (PAT): 11 gennaio 2024;

– Invio retribuzioni e calcolo del premio (PAN): 11 gennaio 2024;

– Richiesta certificato assicurazione equipaggio (PAN): 2 gennaio 2024.

 

Riduzioni del premio assicurativo

 

Nella nota in oggetto l’INAIL riepiloga poi quali sono le riduzioni contributive che si applicano all’autoliquidazione 2023/2024 e attualmente vigenti.

 

In particolare, si tratta di:

 

1. Riduzione per la piccola pesca costiera e nelle acque interne e lagunari (PAT);

2. Sgravi per pesca oltre gli stretti, pesca mediterranea e pesca costiera (PAN);

3. Sgravio per il Registro Internazionale (PAN);

4. Incentivi per il sostegno della maternità e paternità e per la sostituzione di lavoratori in congedo (PAT);

5.Riduzione per le imprese artigiane (PAT);

6. Riduzione per Campione d’Italia (PAT);

7. Riduzione per le cooperative agricole e i loro consorzi operanti in zone montane e svantaggiate (PAT);

8. Riduzione per le cooperative agricole e i loro consorzi in proporzione al prodotto proveniente da zone montane o svantaggiate conferito dai soci (PAT);

9. Incentivi per assunzioni Legge n. 92/2012, art. 4, commi 8 -11 (PAT).

 

 

Edilcassa Veneto: contributo Una Tantum per malattia o infortunio

Le domande per ricevere il contributo dovranno essere presentate ad Edilcassa entro il 30 novembre di ciascun anno

Il 5 dicembre 2023 si sono incontrate Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani del Veneto, Feneal-Uil Regionale, Filca-Cisl Regionale, Fillea-Cgil Regionale, a seguito dell’istituzione della nuova prestazione a favore delle imprese in caso di malattia e infortunio di rilevante durata. Detta prestazione, inizialmente con carattere sperimentale, è stata definita applicabile dalle Parti Sociali, con riferimento agli eventi decorrenti dal 1° ottobre 2023.
Edilcassa Veneto provvederà all’erogazione dei contributi fino ad esaurimento delle risorse a disposizione della Riserva Gestione Contributo Apprendisti. Stante la sostenibilità della prestazione, per gli eventi con decorrenza 1° ottobre 2023 il contributo forfettario una tantum viene fissato in 150,00 euro. Rimangono invariate le altre condizioni previste dall’accordo del 26 maggio 2023 per l’erogazione della prestazione.
Con riferimento alla prestazione finalizzata a sostenere gli investimenti da parte delle imprese del settore, considerando il numero di richieste pervenute, il particolare gradimento manifestato dalle aziende verso tale tipologia di sostegno e la dotazione residua di risorse a disposizione per il finanziamento della prestazione, le Parti hanno concordato la proroga ed il consolidamento di tale contributo, mantenendo inalterati i requisiti e le modalità operative. Edilcassa Veneto provvederà quindi all’erogazione dei contributi fino ad esaurimento delle risorse a disposizione nel Fondo “Sostegno alle imprese edili”. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre di ciascun anno ad Edilcassa Veneto. 

Decontribuzione Sud prorogata fino al 30 giugno 2024

La Commissione europea ha anche innalzato il massimale di erogazione degli aiuti ricompresi nel Temporary Crisis and Transition Framework (INPS, messaggio 28 dicembre 2023, n. 4695).

L’INPS è tornata sul tema dell’agevolazione contributiva denominata “Decontribuzione Sud“, alla luce della recente proroga concessa dalla Commissione europea fino al 30 giugno 2024, con la decisione C(2023) 9018 final del 15 dicembre 2023.

Inoltre, Bruxelles con la sopracitata decisione ha anche stabilito di innalzare il massimale di erogazione degli aiuti ricompresi nel cosiddetto Temporary Crisis and Transition Framework. In particolare, le nuove soglie sono:

335.000 euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura;
2,25 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente.

Con specifico riferimento ai massimali, l’INPS precisa che, se un datore di lavoro opera in più settori per i quali si applicano massimali diversi, per ciascuna di tali attività dovrà essere rispettato il relativo massimale di riferimento e non potrà, comunque, mai essere superato l’importo massimo complessivo di 2,25 milioni di euro per datore di lavoro.

L’Istituto evidenzia che i nuovi massimali trovano applicazione anche per gli aiuti concessi nell’ambito delle precedenti versioni del cosiddetto Temporary Crisis and Transition Framework, confermando che la decontribuzione in trattazione non può trovare applicazione in relazione ai settori della produzione primaria di prodotti agricoli, del lavoro domestico e del settore finanziario, nonché nei riguardi dei soggetti espressamente esclusi dall’articolo 1, comma 162 della Legge di bilancio 2021.

 

 

Fondo Sanedil: rinnovata la polizza infortunistica

Tra le novità previste dal 1° gennaio 2024 l’incremento dell’indennità nel caso di morte, del massimale per il rimborso delle spese sanitarie, del rimborso delle spese di vitto e alloggio per i familiari e per il trasporto in autoambulanza 

Il Fondo Sanedil, il Fondo Sanitario dei Lavoratori Edili, ha rinnovato la polizza infortunistica UnipolSal dal 1° gennaio 2024, introducendo importanti novità sulle garanzie e sull’incremento dei massimali.
Viene, innanzitutto, previsto un aumento:
– dell’indennità nel caso di morte per infortunio professionale a 15.000 euro. Tale indennità è raddoppiata in caso di figlio minore di 14 anni o portatore di handicap;
– dell’assegno funerario in caso di morte per infortunio o malattia professionale  a 2.000 euro;
– del rimborso delle spese sanitarie per infortunio professionale a 2.000 euro;
– del massimale annuo per il rimborso delle spese di vitto e alloggio per i familiari e per il trasporto in autoambulanza a seguito di riabilitazione neuromotoria e delle spese odontoiatriche a 150.000 euro.
Viene, inoltre, introdotto il rimborso delle spese sanitarie per infortunio professionale all’apparato masticatorio con un massimale di 7.500 euro

Pubblicata la Legge sulla valorizzazione e promozione del made in Italy

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2023, n. 300, la Legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante disposizioni organiche tese a valorizzare e promuovere, in Italia e all’estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari, ma anche per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno dell’UE.

La Legge 27 dicembre 2023, n. 300, persegue come obiettivo il recupero delle tradizioni, la valorizzazione dei mestieri e il sostegno ai giovani che operano o intendono impegnarsi, negli studi e professionalmente, nei settori e nelle attività che determinano il successo del made in Italy nel mondo, nonchè la promozione del territorio, delle bellezze naturali e artistiche e del turismo.

L’entrata in vigore è prevista per l’11 gennaio 2024.

 

Il 15 aprile di ciascun anno si festeggerà la “Giornata nazionale del made in Italy”, al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione.

 

Viene istituito, all’articolo 4, un Fondo Nazionale del Made in Italy con la dotazione iniziale di 700 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro per l’anno 2024, al fine di sostenere la crescita, il sostegno, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali,

 

Per il rafforzamento del sostegno alle iniziative di auto imprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale, all’articolo 5 viene rifinanziato, per un importo di 15milioni di euro per l’anno 2024, il Fondo rotativo di cui all’articolo 4-bis del D.Lgs. n. 185/2000.

 

Allo scopo di promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e di sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione, alle start up innovative e alle microimprese è concesso, per l’anno 2024, il “Voucher 3I – Investire In Innovazione”, autorizzando la spesa di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e di 1 milione di euro per l’anno 2024.

 

Per la promozione nel campo della vivaistica forestale e per la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno viene autorizzata la spesa di 25 milioni di euro per l’anno 2024 per la concessione, nel medesimo anno, di contributi a fondo perduto per 15 milioni di euro e di finanziamenti a tasso agevolato per 10 milioni di euro.

 

All’articolo 18, è istituito il liceo del Made in Italy con l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy, con scrizioni a partire da gennaio 2024.

 

L’articolo 7, poi, prevede che l’impresa titolare o licenziataria di un marchio registrato da almeno 50 anni o per il quale sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, che intenda cessare definitivamente l’attività svolta, notifichi preventivamente al Ministero delle imprese e del made in Italy le informazioni relative al progetto di cessazione dell’attività indicando, in particolare, i motivi economici, finanziari o tecnici che impongono la cessazione medesima. Dopodiché il MIMIT potrà scegliere di subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio qualora lo stesso non sia stato oggetto di cessione a titolo oneroso da parte dell’impresa titolare o licenziataria.

 

Con l’articolo 36 viene modificato il comma 132, dell’articolo 2, della Legge n. 662/1996, stabilendo che l’ISMEA possa concedere mutui a tasso agevolato in favore di imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che attuano iniziative finalizzate all’acquisizione di una o più imprese operanti nel medesimo settore di produzione primaria o di prima trasformazione.