Legge di bilancio 2023: gli interventi per le donne e il settore agricolo

Stanziate risorse per il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. incrementato il Fondo danni catastrofali e l’istituzione del Fondo sulla biodiversità agricola (Legge n. 197/2022).

La Legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 338) porta a 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 le risorse del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di potenziare le azioni previste dal Piano strategico nazionale contro la violenza sulle donne. Inoltre, (articolo 1, comma 340) il fondo viene incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, per il potenziamento dell’assistenza e del sostegno alle donne vittime di violenza, e di 1 milione e 850.000 euro per l’anno in corso per il Fondo per il reddito di libertà delle donne vittime di violenza (articolo 1, comma 341).

La Legge di bilancio, poi, include la misura di sostegno all’imprenditorialità giovanile e femminile (articolo 1, comma 301) con uno stanziamento di 20 milioni di euro, per l’anno 2023. Il provvedimento in questione persegue l’obiettivo dello  sviluppo dell’imprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale (titolo I, capo III, D.Lgs. n. 185 /2000).

Specificamente per il settore agricolo, viene aumentata di 9,5 milioni di euro (articolo 1, comma 302) la dotazione finanziaria del Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo o brina e siccità al fine di garantirne l’avvio della operatività e della gestione, compresi il sostegno alla realizzazione dei sistemi informatici e all’implementazione delle procedure finanziarie.

Viene, infine, istituito (articolo 1, comma 303) nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo per la realizzazione di interventi volti alla tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e al supporto dell’Osservatorio nazionale sul paesaggio rurale, con una dotazione finanziaria di 500.000 euro.

 

Prezzo dei carburanti: in arrivo il decreto sulla trasparenza

Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 10 gennaio 2023, n. 15).

Il decreto in oggetto è stato approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle imprese e del made in Italy, nella seduta del 10 gennaio 2023.

 

In riferimento ai buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nel periodo gennaio-marzo 2023, si precisa che il valore degli stessi non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente, nel limite di 200 euro per lavoratore.

 

E’ introdotto l’obbligo per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare quotidianamente il prezzo di vendita praticato. Il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato. 

 

Previsto il rafforzamento delle sanzioni amministrative laddove si verifichi la violazione, da parte degli esercenti, dei predetti obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi e, in caso di recidiva, si può arrivare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da 7 a 90 giorni.

 

Si intensificano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza.

 

Viene disposta l’istituzione di una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.

CCNL Agenzie Immobiliari: previsti aumenti sui minimi retributivi

A decorrere dal 1°febbraio 2023 entreranno in vigore i nuovi minimi 

Con il CCNL siglato il 7 giugno 2021 Fiaip e Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Ultucs hanno stabilito i nuovi incrementi retributivi con decorrenza 1° febbraio 2023 per i dipendenti da agenti immobiliari professionali, mandatari a titolo oneroso e mediatori creditizi.

Livello Minimo
Q 2.455,36
1 2.266,20
2 2.032,74
3 1.815,44
4 1.642,68
5 1.535,92
6 1.433,79

 

Fondo EBM Salute: procedura di attivazione della polizza sanitaria per i familiari fiscalmente a carico

Per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023 è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare

Il Fondo EBM Salute rende noto alle lavoratrici ed i lavoratori titolari di polizza che, per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023, è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare, esclusivamente ed unicamente per i familiari per i quali sussistono i requisiti. A tal fine sono considerati fiscalmente a carico i seguenti familiari conviventi:
– il/la coniuge con riferimento anche alle unioni civili di cui alla L. 76/2016 (Art.1, co. 1-34) non legalmente ed effettivamente separato/a;
– il/la convivente di fatto, di cui alla L. 76/2016 (Art. 1, co. 36-65);
– i figli (compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati).
All’accesso all’Area Riservata EBM Salute verrà mostrato un messaggio riportante le modalità per l’attivazione della polizza. Contestualmente all’attivazione, il titolare dovrà dare formale conferma che per il familiare permangano i requisiti per essere considerato fiscalmente a carico. Dopo aver eseguito la procedura di attivazione della polizza 2023, la copertura del familiare sarà effettiva dopo 2 giorni lavorativi.
Il Fondo informa altresì che avvierà ulteriori accertamenti circa l’effettiva sussistenza dei requisiti sopra indicati, con la richiesta di prove documentali ad attestazione di quanto dichiarato dal titolare per i familiari fiscalmente a carico che si avvalgono dell’estensione gratuita della polizza sanitaria.
Per quanto riguarda, invece, l’attivazione a pagamento della polizza 2023 per i familiari non fiscalmente a carico verranno comunicate a breve le modalità di adesione. 
Si ricorda che anche per l’anno 2023 è stato deliberato il rinnovo della polizza sanitaria con la compagnia assicuratrice UniSalute

 

Il Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi anche non titolari di partita IVA

Il decreto interministeriale che estende l’indennità una tantum è stato registrato dalla Corte dei Conti (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 10 gennaio 2023).

L’indennità una tantum di importo pari a 200 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022), spetta ora anche a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA. Lo stabilisce il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre scorso dal Ministro del lavoro e delle politiche Sociali, Marina Calderone e dal Ministro delle finanze, Giancarlo Giorgetti, registrato dalla Corte dei Conti.

Viene modificata in questo modo l’originaria previsione attuativa del D.M. 19 agosto 2022, pubblicato sulla G.U. n. 224 del 24 settembre, con cui si indicavano come beneficiari esclusivamente i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita IVA.

La misura aveva come obiettivo il contrasto al caro vita dovuto all’aumento dei costi dell’energia e all’aggravarsi della situazione internazionale. Disposta dal decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 prevedeva l’istituzione di un Fondo, ulteriormente finanziato con decreto legge 9 agosto 2022 n. 115, convertito con modificazioni dalla L. n. 142/2022. Successivamente il beneficio è stato ulteriormente incrementato di altri 150 euro sempre per le medesime categorie, per i redditi più bassi.

L’ampliamento previsto dal nuovo decreto interessa una platea potenziale di ulteriori 30.000 lavoratori autonomi e circa 50.000 professionisti, tra cui circa 30.000 specializzandi in medicina e chirurgia.